Stamani mi inceppo di fronte ad un signore che scrive testualmente in una conversazione su FACCEBOOC: “Lo chiami lavoro dare dei soldi in un gabbiotto o guidare un treno sotto terra? Io no”
Essendo uno che non sta mai zitto non ho potuto non rispondere quanto segue: ” Io penso che ogni lavoro è un lavoro, compreso dare dei soldi sotto terra o guidare un treno sotto terra (che sarebbe poi la metropolitana, nemmeno le miniere). Di certo tutti vorremmo fare i mestieri più ”intellettuali”, o forse anche no. Se potessimo non lavorare e campare da RE poi… . Esiste gente dignitosa che fa mestieri come dare i soldi in un gabbiotto, guidare treni sotto terra, mettere un mattone sull’altro, raccogliere il pattume, stampare materiale plastico in una fabbrica meccanica e questo si chiama lavoro e questa gente è comunque a posto con se stessa. E personalmente, piuttosto che rubare, piuttosto che fare la fame, piuttosto che elemosinare, piuttosto che rivolgermi agli assistenti sociali, se anche fosse un lavoro, per me alienante ,mi metterei eccome a dare dei soldi in un gabbiotto, se tale mestiere rendesse utilità economica ad una altra persona e mi portasse uno stipendio per arrivare alla fine del mese senza alcuna vergogna ne considerandomi leso nella mia integrità morale o intellettuale. E per la cronaca, non essendo nato figlio dei Rothschild, ne ho fatti di questi mestieri ”indegni?…” e li rifarei piuttosto che elemosinare, nonostante le mie superlative doti intellettuali indispensabili all’universo. Direi che un bagno di umiltà farebbe bene a tutti.
Ora è chiaro che personalmente, impulsivo come sono, forse, farei meglio a contare fino a dieci o meglio mille. Ma quando senti questi discorsi io mi rivedo quando servivo ai tavoli la gente, e ricordo tra questa i cosiddetti fortunati, tra i quali anche il genotipo che considera un non lavoro guidare un treno sotto terra, che mi guardavano come un povero che deve fare un mestiere umiliante o ricordo benissimo quelli che con la loro corona in testa schioccavano le dita per chiamarti a servizio perché quella persona era solo un servitore da convocare a desiderio o peggio ancora ricordo i parenti stessi, anche stretti, che, senza il quasi, si vergognavano a dire in giro che facessi un mestiere così “umiliante”. E vedo che di quei parenti ne esistono ancora tanti in giro… . Tutti degli Hohenzollern pare.
Molti, tanti, li ho rivisti e li saluto con i miei brillanti alle mani mentre arrancano tra mutui debiti e fidi per un giubottino Moncler e piangono ad ogni bolletta del gas per il riscaldamento. (avrebbero fatto meglio andare meno al ristorante e risparmiare)
Ma detto questo, a quel signore e non solo a lui, che considera un essere umano umiliato a dare monetine in un gabbiotto consiglio di riflettere sul fatto che esistono persone che non hanno alcun problema a sentirsi a posto con se stessi a fare quel mestiere e che vorrei sapere tu chi cavolo sei a poter dire che quello non è un mestiere dignitoso? Vorrei dire a questo signore che esistono persone che per indole o capacità o attitudine di diventare intellettuali professionisti non gli passa per la testa e che tra fare il facchino in un magazzino freddo in inverno o torrido in estate e vendere biglietti in un gabbiotto, questo del bigliettaio underground è un gran bel mestiere, di utilità senz’altro più pubblica, anche se ”sotto terra” che quello di essere degli intellettuali ed esercitare mestieri disprezzandone certi altri che mestieri sono.
P.S. quando questo signore chiama i signori per liberare le fogne affinché il suo bagno non faccia una fine, che vorrei descrivere ma non faccio, per non affogarci dentro o quando esce di casa e la città non è sporca e invasa dai sorci perché qualcuno ha portato via la sua immondezza, si ricordi che questo lo deve a gente che non ha alcun problema a vendere biglietti in un gabbiotto sotto terra.
Mica tutti vogliamo la corona! Specialmente se è di plastica!
P.S.2 stamattina mi sono immerdato con la cacca di Pono (il mio chihuhua) che era rimasta attaccata al culetto e non me ne ero accorto…. son sceso in basso di livello?