In fondo è così, tutti coloro che inneggiano alla libertà sono liberi di manifestare ogni propria opinione.
Questa terribile meravigliosa libertà che permette a chiunque di dire, scrivere, pubblicare, trasmettere ogni singolo istinto di pensiero purché… non sia la cattiveria a limitare la libertà degli stessi. Dove la contraddizione è di per sé cattiveria.
In pratica io sarei tenuto a tenere la bocca chiusa e lasciarti libero di dire le peggiori accozzaglie della tua vita per dare sfogo ai tuoi peti e o tacere o accondiscendere? Ma figuriamoci! Vi prego non scherziamo… . Togliermi il divertimento di dire in faccia ad un demente che è un demente per non ledere la libertà del demente ad essere demente? E io poi con chi mi dovrei divertire a dare sfogo ai miei più bassi istinti, con gli intelligenti? I colti? Gli eruditi? Lì un contraddittorio sarebbe una fonte di energia e di apprendimento. No, ci siete voi, per sollazzare la mia vena. Di materiale ne fornite ogni giorno a quantità industriale, io non faccio altro che degnarvi di considerazione e punirvi per avere osato voler essere senza essere.
Possa essere colui che esercita un abuso di potere, possa essere colui che inneggia criminali come i dittatori, possa essere un giustificatore dell’ingiustificabile, l’inventore della dieta a base di grasso e carboidrati, il guaritore degli omosessuali, il medico con la quinta elementare, il chimico falegname, chiunque possa essere e quando e dove vuole, la contraddizione del suo essere libero di dire quello che gli pare è contraddetto solo ed unicamente dalla cattiveria, secondo esso, specialmente se questa è azzeccata in pieno.
Detto questo, io sarò cattivo, fino all’ultimo giorno della mia vita.
Sappiatelo, voi altri, se vi sentite lesi della vostra libertà, io vi risponderò, a tono e sempre, scarafaggi!