Questo è il mio primissimo articolo sul mio insignificante blog. A questo sono particolarmente affezionato. Nel frattempo hanno distrutto anche il Nobel, ma il concetto è lo stesso. Anche se è del 2009, certe cose, purtroppo, non passano mai di moda.
Gentile direttore Raffaella,
ho letto con molto interesse il vostro numero 9 del 7 marzo 2009 di GIOIA. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato lo stupendo commento di Guia Soncini, pagina 32. È talmente fastidioso confondere la cultura, l’intelligenza, la capacità di valutazione e di giudizio con la presupponenza, presunzione, delegittimazione del prossimo, persino l’insultare, che non ho potuto fare a meno di scriverle al fine o nella speranza che lei possa magari riflettere sul fatto se un mucchio di ‘’cacchetta” sia ancora tanto di moda nel mondo (qualcuno dovrà essersi accorto che la cacca fa puzza) o se forse in realtà i tempi stanno cambiando e la gente normale, quella vera, non abbia voglia di imparare piuttosto che sputare?
Ma insegnare è difficile, richiede contemporaneamente cultura, capacità, talento, passione ma anche umiltà, e di quella, mio caro direttore, ne sono ancora alla ricerca a pagina 32.
Leggo: per un minuto è stato bellissimo. Ripagandoci di tutto: la più noiosa cerimonia degli Oscar da che io abbia memoria, condotta da un manzo da musical invece che da un comico (e, siccome i produttori della serata sciocchi non sono, accortisi della pochezza di Hugh Jackman hanno perlopiù lasciato che la premiazione scorresse via senza che il presentatore presunto entrasse mai in scena, se non per un paio di balletti)
commento: è lo spettacolo più famoso del mondo, ne hanno fatti quanti? La Soncini, quante lune ha alle spalle per parlare di “memoria” con cognizione di causa? Quante e quali capacità organizzative? Ne ha prodotti molti di spettacoli? Sa come si organizza lo spettacolo più grande e importante del mondo in ambito cinematografico? Eppure con la stessa disinvoltura con la quale una papera defeca su un prato sputa il suo personale, “professionale”, “competente?”, “tecnico?” giudizio. Ne avevamo bisogno, e i produttori ne faranno prezioso uso del parere di una competenza illuminante come quella della Soncini. Perdonate la mia ignoranza, non sapevo nemmeno che esistesse la Soncini prima di leggere l’articolo, ma sapevo che esisteva la notte degli Oscar. Forse questo dovrebbe fare già intuire cosa è lo spettacolo tanto mal giudicato dalla Soncini e cosa sia invece la Soncini. Volevo dire.. ho letto, e avete fatto benissimo a specificare che ha scritto un libro che si intitola…xxxx in modo tale che si capisse cosa fa la Soncini nella vita, ma… quel ballerino noioso impresentabile poco presente sul palco perché non comico ha presentato la notte degli Oscar e si è trovato lì, la Soncini nell’ambito dello show business o a livello letterario può fregiarsi di un vanto/premio equiparabile a quello così mal giudicato sempre dalla Guia Soncini? Non mi pare.. si chiama Soncini, non Eco…, non Woolf, insomma parliamo di una che se non si scrive che ha scritto un libro nessuno ricorda che ne abbia mai scritto uno, ma la Soncini può permettersi di sputare su una star dei Musical. Lei è la Soncini…capirai….
A tale proposito in termini di fama, raggiungimenti, ottenimenti, capacità, successi, sempre giudicati dalla Sig.ra o signorina Soncini leggo: Meryl Streep che cerca di decifrare cosa le stia dicendo Sophia Loren; commento: povera Soncini, lei con il certo perfetto americano, si, che sarebbe capace di farsi capire da Meryl Streep, peccato che forse Meryl Streep che sa perfettamente chi sia Sophia Loren e sia ben lieta di decifrarla, non so se lo sarebbe altrettanto nel farlo con la Soncini. Leggo: la magnanima risata di Angelina Jolie a una (brutta) battuta di Jennifer Aniston; un premio a Penèlope Cruz per una parte ridicola nel più insulso film che Woody Allen abbia mai girato; Le cosce di Beyoncè, ogni una delle quali ha la circonferenza del mio punto vita (e io non ho certo il punto vita di Rossella O’Hara (dio che metafora, ci è voluta l’università per diventare scrittrice e poi partorire citazioni così ‘’elevate”???)); Goldie Hawn che s’era dimenticata il reggiseno, e francamente non ha più l’età per farlo;… commento: preferisco non continuare …. praticamente una perfetta sconosciuta al mondo la Signora o Signorina Soncini in poche righe si permette il lusso di sputare veleno su personaggi che hanno fatto storia, che HANNO una carriera, che hanno dimostrato eccelsa capacità espressiva, che hanno donato e regalato show business come se questa Soncini fosse.. non so..chi???
Vede caro direttore, io che non mi attribuisco alcuna capacità al di fuori della mia, e che non mi illumino di splendore altrui e che non amo giudicare/sputare sulla luce altrui vorrei parafrasare il detto di un saggio, certo più saggio di me e più saggio della Signora o Signorina Soncini: ‘’la scimmia che sale sul ramo più alto, mostra sempre il culo”. Credo che quello mostrato dall’autrice dell’articolo in questione è oltremodo un “culo inguardabile”. Quello delle signore e i signori, sui i quali la perfetta sconosciuta a confronto, ha sputato è da ammirare, anche vecchio, anche flaccido, anche imperfetto. Vorrei leggere cose scritte da persone capaci di scaricare le proprie frustrazioni altrove, con il coraggio e la voglia di farci sognare una splendida notte degli Oscar, di farci desiderare di essere lì un giorno a vanificarci di gloria perché qualcuno ci ha premiato, creare l’illusione della magnificenza della vita a tante ragazze e ragazzi e la voglia di inseguire gli idoli che ci fanno uscire dalla miseria nella quale viviamo, o anche solo nella fantasia che a volte diventa realtà. Sarei felice se un giorno dovessi trovarmi a “decifrare” Sophia Loren, o educatamente sorridere ad una battuta mal riuscita; capita anche ai migliori, forse non alla sua articolista/scrittrice, ma mi creda, nella vita reale, capita a tutti, anche a Jennifer Aniston, a me, a lei! Dichiararmi felice di incontrare una persona come la Soncini sarebbe oltremodo falso. Avrei paura d’essere ricoperto da una montagna di “merda” accuratamente accumulata in attesa dello scarico casuale senza nemmeno capirne il perché.
Mi creda direttore, anche se è lodevole, dare da mangiare anche a persone come la signora o signorina Soncini, è un gesto magnanimo in una società civile dove tutti hanno bisogno di mangiare, cerchi di rivolgersi ad autori coraggiosi, capaci di essere generosi, essere umani, farci volare nei sogni per dimenticare questa trita realtà; vorrà dire che sarà rivolta a persone umili, ma capaci. Si ricordi questi tempi e li osservi: YES WE CAN
Cordiali saluti
p.s. sono sicuro che ne beneficeranno anche le vendite.